DIARIO MEDITERRANEO - Raffaele Nigro - ( Laterza) di Velabianca

" Osservo il mare, la linea dell'orizzonte, come una linea di difesa o un ponte d'acqua."

Dalla finestra del suo ufficio, presso la sede RAI di Bari, lo scrittore osserva il mare azzurro. 

La Finisterre salentina è un ponte (e una diga) verso i Balcani.

Per 10 anni segna in un Diario quasi quotidiano gli avvenimenti che si susseguono sul mare Adriatico.

Pone la sua attenzione su tutto il bacino del Mar Mediterraneo e su quanto accaduto di drammatico negli ultimi dieci anni. 

Conflitti, scontri etnici e ondate di milioni di profughi hanno contrassegnato la storia recente del mare nostrum.
Può essere definito, in buona sostanza un vero e proprio taccuino di appunti, anche un romanzo drammatico nel quale il richiamo ai valori della vita vengono costantemente ripresi e sottolineati.

Racconta le storie dell'incontro-scontro tra Oriente e Occidente che ogni notte e ogni giorno si materializza nei gommoni degli immigrati che approdano sulle coste. Speranze, illusioni, incomprensioni, contrasti e dolori.
Scrive senza retorica, racconta da testimone la migrazione dei popoli.
Ci partecipa le ansie e desideri degli uomini di cultura di tutti i popoli Mediterranei.
Leggendolo si viaggia da una sponda all'altra dei mari, costeggiando ogni paese, e pur trattando di temi altamente sociali, sa descrivere con particolari interessanti i paesaggi.
Oltre ad un Diario, quindi si affronta anche un libro di viaggi, di viaggi pieni di speranza.

Raffaele Nigro (Melfi, 1947) vive a Bari ed è caporedattore alla Rai.

Ha scritto romanzi di grande successo, tradotti in molte lingue:
I fuochi del Basento (Milano 1987, Premio Supercampiello),
La Baronessa dell'Olivento (Milano 1990),
Il piantatore di lune (Milano 1991),
Ombre sull'Ofanto (Milano 1992, Premio Grinzane Cavour),
Dio di Levante (Milano 1995),
Adriatico (Firenze 1998).
Ha inoltre pubblicato saggi sulla letteratura italiana del Quattro e Cinquecento