Semina
libri. Cresceranno lettori
Caro Claudio, ho tagliato i complimenti iniziali
(quest'anno intendo farlo con maggiore attenzione, e chiedo l'aiuto anche di Tex
e Letizia Virtuale. So che le vostre parole gentili sono quasi sempre sincere,
ma quando vengono pubblicate fanno una strana impressione). Veniamo al suo/tuo
passatempo. Il nome mi lascia perplesso. Perché "Bookcrossing"?
Meglio "Seminalibri", che consente anche uno slogan pubblicitario:
"Semina libri. Cresceranno lettori". Ma l'idea è buona: quindi, in
bocca al lupo. L'importanza è non lasciare in giro mattoni, schifezze e OPA
(Opere Pallose Assai). Altrimenti l'effetto sarà contrario. Ho in mente un paio
di titoli appena usciti: chi li trovasse in un giorno di pioggia, e si mettesse
a leggerli, dopo un'ora mollerebbe i libri per sempre per darsi ai videogiochi.
Dimenticavo. Io faccio qualcosa del genere coi giornali sui treni: spero che
nessuno pensi che sto sporcando...
©
Corriere della Sera
Precisazione
sul Bookcrossing
Cari Italians e caro Beppe,
vorrei fare una precisazione sulla lettera di Claudio (9 ottobre) riguardo al
Bookcrossing (BC). Vi si dice che in Italia è poco diffuso, in realtà siamo
il terzo Paese dopo Stati Uniti e Canada come numero di iscritti. Ma a parte
questi dati che potete leggere nell'articolo del Corriere, la domanda è: com'è
possibile che si siano iscritti così in tanti in una nazione dove non si dice
altro che non legge nessuno?
Bene, la verità è che non è vero. Che non legge nessuno, voglio dire.
Il successo di questa iniziativa in Italia sta secondo me nel fatto che stiamo
parlando di lettori ITALIANI, che da una parte sono bistrattati, delusi e
derisi quando non semplicemente ignorati, dall'altra vogliono parlare di sé e
della loro passione, e questa attività permette loro di condividerla, anche
incontrandosi (ogni secondo martedì del mese, se vi va - Beppe ospite
d'onore) o comunque entrando in contatto con altre persone anch'esse
bistrattate, deluse, derise e/o ignorate ma che così invece si sentono
accettate, apprezzate e soprattutto stimolate. Perché il lettore italiano è
stufo: e infatti i libri di maggior successo sono quelli che si sono diffusi
in base al passaparola (non avevi scritto tempo fa qualcosa su questo,
Beppe?). E anche qui BC funziona: ciascuno può andare a sbirciare nella
libreria degli altri, dove per ogni libro c'è la recensione, andarlo a
cercare se è in giro, chiedere opinioni e commenti attraverso il forum o i
private messages. Insomma, la lettura da piacere solitario ed esclusivo
diventa attivo e partecipe - e come poteva questo non appassionarci? Ci siamo
infatti buttati a pesce. Siamo l'unico Paese che ha messo su una propria chat,
che si è tradotto le etichette in italiano mettendole a disposizione di
tutti, che ha trasformato un'attività che è comunque considerata un po'
noiosa in un party. Italians, questa è una cosa che fa per voi: mi sembra
molto nel vostro spirito la dimensione internazionale di tutto questo (e basta
vedere le vostre recensioni per intuirlo). Vi piacerà! Quante volte avete
passato una sera a parlare di libri sentendovi classificati come dei noiosi
saccenti? Ai nostri meetup non succede mai! A presto e...
buona lettura. (Beppe poi dimmi cosa pensi della mia recensione ad 'Interismi'
su liberliber http://www.bookcrossing.com/mybookshelf/liberliber )
Luc.
- - -
Domenica , 08 dicembre 2002
Italians, vi invito all'incontro di bookcrossing
Caro Beppe,
come promesso rinnovo a te e a tutti gli Italians l'invito a partecipare al
prossimo incontro di bookcrossing che si terrà il 10 dicembre in ormai molte
città d'Italia (nonché all'estero naturalmente): se andate alla pagina www.rinaldiweb.it/eurobc/it/itmeetpopup.htm
trovate elenco e dettagli per quelli italiani. Siamo sempre più numerosi quindi
fateci sapere se venite! Tu naturalmente sei invitato a quello di Milano. Ti
dico solo che l'ultima volta eravamo in 43 (minori e cane compresi - va bene, va
bene, 42!) e ci siamo divertiti da morire. Terremo pronta una birra nascondendo
sotto il tavolo le copie dei tuoi libri da farti autograf are (uffa, TUTTE le
mie amche ti incontrano per caso al bar o per strada e a me non capita mai!).
Che ne dici? Facciamo due birre?
Luc.
Il 10 dicembre sono atteso a Washington. Ma grazie. Bookcrossatevi con giudizio, mi raccomando
© Corriere della Sera