Semina libri. Cresceranno lettori

Caro Beppe Severgnini,
da poco tempo sono un adepto del bookcrossing: abbandono dei libri sulle panchine, al caffè e scrivo sulla prima pagina: "leggimi e abbandonami ancora". Ho già abbandonato un centinaio libri e lo farò ancora (la mia personale biblioteca è di 2.500 libri). Penso che questa iniziativa sia molto importante per diffondere la cultura e per far leggere chi non ha la possibilità economica di farlo, chi non vuole farlo. Naturalmente in Italia è poco diffusa, e nel meridione d'Italia (vivo a Salerno) mi giudicano un matto da rinchiudere in una clinica. Non capisco cosa c'è di male ad abbandonare libri per poter diffondere la cultura. Sono molto triste e penso che noi italiani, e specialmente quelli del Mezzogiorno d'Italia, non sappiano comprendere integralmente iniziative di questo genere. Solo lei mi può veramente aiutare donando al bookcrossing lo spazio dovuto.

C.R.

Caro Claudio, ho tagliato i complimenti iniziali (quest'anno intendo farlo con maggiore attenzione, e chiedo l'aiuto anche di Tex e Letizia Virtuale. So che le vostre parole gentili sono quasi sempre sincere, ma quando vengono pubblicate fanno una strana impressione). Veniamo al suo/tuo passatempo. Il nome mi lascia perplesso. Perché "Bookcrossing"? Meglio "Seminalibri", che consente anche uno slogan pubblicitario: "Semina libri. Cresceranno lettori". Ma l'idea è buona: quindi, in bocca al lupo. L'importanza è non lasciare in giro mattoni, schifezze e OPA (Opere Pallose Assai). Altrimenti l'effetto sarà contrario. Ho in mente un paio di titoli appena usciti: chi li trovasse in un giorno di pioggia, e si mettesse a leggerli, dopo un'ora mollerebbe i libri per sempre per darsi ai videogiochi. Dimenticavo. Io faccio qualcosa del genere coi giornali sui treni: spero che nessuno pensi che sto sporcando...

© Corriere della Sera

Precisazione sul Bookcrossing

Cari Italians e caro Beppe,
vorrei fare una precisazione sulla lettera di Claudio (9 ottobre) riguardo al Bookcrossing (BC). Vi si dice che in Italia è poco diffuso, in realtà siamo il terzo Paese dopo Stati Uniti e Canada come numero di iscritti. Ma a parte questi dati che potete leggere nell'articolo del Corriere, la domanda è: com'è possibile che si siano iscritti così in tanti in una nazione dove non si dice altro che non legge nessuno?
Bene, la verità è che non è vero. Che non legge nessuno, voglio dire.
Il successo di questa iniziativa in Italia sta secondo me nel fatto che stiamo parlando di lettori ITALIANI, che da una parte sono bistrattati, delusi e derisi quando non semplicemente ignorati, dall'altra vogliono parlare di sé e della loro passione, e questa attività permette loro di condividerla, anche incontrandosi (ogni secondo martedì del mese, se vi va - Beppe ospite d'onore) o comunque entrando in contatto con altre persone anch'esse bistrattate, deluse, derise e/o ignorate ma che così invece si sentono accettate, apprezzate e soprattutto stimolate. Perché il lettore italiano è stufo: e infatti i libri di maggior successo sono quelli che si sono diffusi in base al passaparola (non avevi scritto tempo fa qualcosa su questo, Beppe?). E anche qui BC funziona: ciascuno può andare a sbirciare nella libreria degli altri, dove per ogni libro c'è la recensione, andarlo a cercare se è in giro, chiedere opinioni e commenti attraverso il forum o i private messages. Insomma, la lettura da piacere solitario ed esclusivo diventa attivo e partecipe - e come poteva questo non appassionarci? Ci siamo infatti buttati a pesce. Siamo l'unico Paese che ha messo su una propria chat, che si è tradotto le etichette in italiano mettendole a disposizione di tutti, che ha trasformato un'attività che è comunque considerata un po' noiosa in un party. Italians, questa è una cosa che fa per voi: mi sembra molto nel vostro spirito la dimensione internazionale di tutto questo (e basta vedere le vostre recensioni per intuirlo). Vi piacerà! Quante volte avete passato una sera a parlare di libri sentendovi classificati come dei noiosi saccenti? Ai nostri meetup non succede mai! A presto e...
buona lettura. (Beppe poi dimmi cosa pensi della mia recensione ad 'Interismi' su liberliber http://www.bookcrossing.com/mybookshelf/liberliber )

Luc.

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Domenica , 08 dicembre 2002

Italians, vi invito all'incontro di bookcrossing

Caro Beppe,
come promesso rinnovo a te e a tutti gli Italians l'invito a partecipare al prossimo incontro di bookcrossing che si terrà il 10 dicembre in ormai molte città d'Italia (nonché all'estero naturalmente): se andate alla pagina www.rinaldiweb.it/eurobc/it/itmeetpopup.htm trovate elenco e dettagli per quelli italiani. Siamo sempre più numerosi quindi fateci sapere se venite! Tu naturalmente sei invitato a quello di Milano. Ti dico solo che l'ultima volta eravamo in 43 (minori e cane compresi - va bene, va bene, 42!) e ci siamo divertiti da morire. Terremo pronta una birra nascondendo sotto il tavolo le copie dei tuoi libri da farti autograf are (uffa, TUTTE le mie amche ti incontrano per caso al bar o per strada e a me non capita mai!). Che ne dici? Facciamo due birre?


Luc.

Il 10 dicembre sono atteso a Washington. Ma grazie. Bookcrossatevi con giudizio, mi raccomando

© Corriere della Sera