Da 'ROSETUM' - Gennaio 2003 - Articolo di LiberLiber sul Bookcrossing.

  

Bookcrossing - Liberate i libri! 
di L. L. 
http://www.liberliber.bookcrossing.com/ 


Bookcrossing... forse ne avete sentito parlare e forse no. In ogni caso, sta al centro di uno dei più clamorosi fenomeni di successo nel mondo della lettura e soprattutto dei lettori che si siano mai visti in Italia. 

Innanzitutto: come funziona? Molto semplice. 

Ci si iscrive al sito internet http://www.bookcrossing.com scegliendo un soprannome di proprio gusto. Si avrà così una pagina 'bookshelf', cioè libreria) con i propri dati, dei quali l'unico obbligatorio è la città, gli altri - età, dettagli personali, pagina internet - compaiono solo se si decide di metterli. In questa pagina si registra un libro cui verrà dato un codice (BCID) unico ed esclusivo solo per quella copia, dopo di che ci si incolla sopra un'etichetta esplicativa con il codice e si 'libera' (release) il libro dove si vuole, segnalandolo sul sito. 

Dove si vuole? Ebbene sì. 

Sulla metropolitana, nei bar, nelle zone ufficiali di scambio... addirittura c'è chi ne ha lasciato uno dentro un frigorifero (chiuso) all'Ikea! 

A questo punto le possibilità sono due: o qualcuno già iscritto vede sul sito che il libro tale è stato liberato nel posto tale e va a cercarlo (c'è anche una discreta sindrome da caccia al tesoro in tutto questo...) o una persona assolutamente ignara lo trova per caso. 

In entrambe le ipotesi chi prende il libro dovrebbe andare sul sito, inserire il codice del libro e segnalarne il ritrovamento. 

Poi leggerlo e... liberarlo nuovamente in modo che continui a girare. 

L'idea, davvero originale, è venuta a un signore americano, Ron Hornbaker: far circolare i libri con l'utopico fine di creare una enorme biblioteca all'aperto. 

Utopico ormai mica tanto, dato che a un anno e mezzo dalla realizzazione del sito internet (intorno a cui ruota il sistema) gli iscritti sono quasi 70.000 in tutto il mondo e i libri circolanti più di 185.000. 

In Italia, dopo una partenza in sordina ad agosto, il fenomeno è esploso con un'incredibile crescita esponenziale che ha portato nel giro di tre mesi e qualcosa all'iscrizione di più di 5.000 persone e conseguentemente al terzo posto della classifica mondiale dopo Stati Uniti e Canada. 

Per un paese dove non si fa altro che dire che non legge nessuno, la cosa è quantomeno sorprendente... se non inverosimile. 

Eppure è così. 

E si tratta di persone di tutte le età (principalmente giovani, dato l'imprescindibile uso di internet, ma decisamente non solo), professioni, origini, gusti... parecchi di questi 'bookcorsari' (termine di conio prettamente italiano!) sono poi molto attivi: 

sono nati infatti 

° un sito di materiale - e non solo - in italiano, tra cui una miniguida, etichette tradotte, avvisi ecc. (http://www.rinaldiweb.it/eurobc/it/), 
° un altro sito esplicativo di facile consultazione (http://www.bookcrossingitalia.cjb.net/), 
° un forum (http://www.fantasmaformaggino.it/BCforum/), 
° una mailing list (http://groups.yahoo.com/group/BCItalia/), 
° una chat (http://www.fantasmaformaggino.it/bookcrossing.html), ecc. ecc. 


Inoltre ogni secondo martedì del mese c'è l'incontro (cosiddetto 'meetup'), ufficialmente solo a Roma, ufficiosamente anche a Milano, Firenze, Catania, Napoli, Padova, Torino... e a gennaio probabilmente anche in qualche altra città. 

Ma quali possono essere le ragioni di questo successo, in un Paese, appunto, dove si ripete fino alla noia che non legge più nessuno?

Evidentemente... non è vero. 

Che non legge nessuno, voglio dire. 

Inoltre, chi legge legge molto, si tiene informato, è curioso. 

Infine... stiamo parlando di lettori ITALIANI, che da una parte sono bistrattati, delusi e derisi quando non semplicemente ignorati, dall'altra vogliono parlare di sé e della loro passione, e questa attività permette loro di condividerla anche incontrandosi o comunque entrando in contatto con altre persone anch'esse bistrattate, deluse, derise e/o ignorate, ma che così invece si sentono accettate, apprezzate e soprattutto stimolate. Perché il lettore italiano è stufo: e infatti i libri di maggior successo sono quelli che si sono diffusi in base al passaparola. 

E anche qui BC funziona: ciascuno può andare a sbirciare nella libreria degli altri, dove per ogni libro c'è la recensione, andarlo a cercare se è in giro, chiedere opinioni e commenti attraverso il forum o i private messages. 

Insomma, la lettura da piacere solitario ed esclusivo diventa attivo e partecipe - e come poteva questo non appassionarci? 

Ci siamo infatti buttati a pesce. 

Siamo l'unico Paese che ha trasformato un'attività che è comunque considerata un po' noiosa in un party! 

Concludo riportando una frase di Daniel Pennac, che capita proprio ad hoc: 

'Se un libro non vi è piaciuto, abbandonatelo. Se vi è piaciuto, abbandonatelo per farlo leggere a qualcun altro. Se vi è piaciuto così tanto, ricompratelo'.