Tesina di Sociologia della Comunicazione e Comunicazioni di massa – Prof.sa ****i

Scienze della Comunicazione – Primo Anno – 2002/2003

 

 

Studentessa: Sutika

Numero di matricola: *******

Il Bookcrossing: 
nuova forma
di interazione mediata

 

 

1 - INTRODUZIONE:

Analisi del bookcrossing:

-         le origini, lo svolgimento, chi partecipa, lessico specifico, il rilascio, presupposti per il BC.

 

 

2 - DESCRIZIONE:

-         aspetti oggetto di analisi

-         metodo di analisi

-         contesto di analisi

 

 

3 - COMMENTO E CONCLUSIONE:     

-         analogie e differenze in rapporto alle comunicazioni di massa;

-         teoria degli usi e gratificazioni applicata al BC;

-         risultati della ricerca: ruolo di internet (modernità) per la diffusione dei libri (un mezzo di comunicazione antico): fondamentale. 

 

4 - RIFERIMENTI “BIBLIOGRAFICI”

 

 

 

 

 

Introduzione:

Le origini:

Il “bookcrossing” (d’ora in poi BC) nasce negli Stati Uniti con il supporto di una società, la Humankind Systems, che si occupa di software e internet con sede a Kansas City, Missouri, e a Sandpoint, Idaho. L’idea risale al marzo 2001 ed è del partner di questa società, Ron Hornbaker, che si è proposto di creare una comunità virtuale e un sito originali ed unici nel loro genere.

Come Hornbaker stesso racconta nel sito, egli deve parte della sua ispirazione ad altri due siti scoperti sulla rete: www.wheresgeorge.com , nel quale vengono tracciate le banconote americane grazie al loro numero di codice, ed è possibile iscriversi e scoprire se la propria banconota è già stata registrata e dove; e l’iniziativa legata al sito www.phototag.org , che tiene le fila di una rete di macchine fotografiche che vengono rilasciate e fatte circolare dopo aver scattato una sola foto per persona. Quest’ultimo sito in particolare l’ha spinto a chiedersi di che cos’altro potrebbe essere divertente seguire le tracce.

E si è risposto… i libri! Il risultato è stato www.bookcrossing.com .

Il nome significa “attraversamento-libri” e risulta più comprensibile se si guarda il logo del BC, creato appositamente dalla moglie di Hornbaker. All’interno di un segnale stradale di pericolo per attraversamento è stato stilizzato un libro circolante, dotato di gambe e braccia, mentre sta correndo.

Il sito è stato lanciato in modo ufficiale il 17 aprile 2001, dopo una rassegna stampa non particolarmente seguita dai media, per poi guadagnare notorietà dopo un articolo comparso nel marzo 2002. Da allora si è assistito al boom delle iscrizioni, non solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo, fino ad arrivare ad una media di 350 iscrizioni giornaliere.

Il BC è quindi vincolato fin dalla nascita a internet, che ne è la condizione essenziale poiché senza la rete non sarebbe stato creato e non disporrebbe nemmeno dei mezzi per diffondersi con il ritmo e l’estensione che è possibile grazie a questa.

 

 

 

Lo svolgimento:

Innanzitutto bisogna disporre di almeno un libro da cui si è disposti a separarsi in maniera definitiva. Questo libro va registrato sul sito bookcrossing.com che fornisce (ed è l’unico sito che lo può fare) al libro un numero di identificazione: questo è originale e definisce in modo univoco quel solo volume. Il nome di questo codice è BCID ed è fondamentale per rientrare nel circuito del BC ufficiale. Per muoversi nel sito ufficiale occorre una conoscenza dell’inglese media, ma per i meno esperti è disponibile una guida alla registrazione in italiano.

Al libro deve essere applicata un’etichetta che riporti il BCID e, possibilmente, anche le istruzioni minime indispensabili per chi non conosce il procedimento. Queste etichette sono disponibili sia sul sito ufficiale che su quelli italiani di supporto, e possono essere associate in modo facoltativo ad altre scritte o fascette di riconoscimento (per es.: “Prendimi! Sono gratis!”)

Dopo aver registrato il libro e avervi apposto l’etichetta, si può “liberarlo”. Questo può avvenire secondo diverse modalità, come è spiegato più avanti (“Dove e come…”).

Prima di rilasciare il libro, però, si è vivamente sollecitati a pubblicare una “release note”, cioè una nota di rilascio, sul sito bookcrossing.com. In questa nota si annuncia che si sta per liberare un libro e dove lo si sta per fare, in modo da dare la possibilità agli altri bookcrosser della zona di andare a “caccia” (go hunting) del libro prima che venga preso da qualcuno.

Dopo aver rilasciato il libro è possibile vedere se è stato tracciato successivamente da qualcuno, ed eventualmente entrare in contatto con questa persona nel caso decidesse di iscriversi a sua volta o inviasse un messaggio a chi le ha fatto trovare il libro.

 

 

 

 

 

Esempi di etichette (solitamente apposte nella prima pagina dopo la copertina):

 

 

Chi vi partecipa:

Il background dei partecipanti è vasto perché può partecipare chiunque disponga o possa accedere ad una connessione a internet. Se si escludono i bookcorsari occasionali e non registrati, è possibile notare che delle qualità comuni si ripresentano nei profili dei membri della community.

Queste qualità non sono requisiti indispensabili, la cui assenza impedisce di partecipare, ma senza dubbio accomunano la maggior parte dei partecipanti:

-         amore per la lettura e per i libri

-         desiderio di condividere le proprie esperienze di lettura

-         desiderio di essere arricchiti dalle esperienze e conoscenze degli altri membri della community

-         disponibilità a spendere denaro senza avere un ritorno materiale

 

Un discreto numero di bookcorsari risultano essere esperti di informatica, programmatori, o comunque inseriti nel campo delle nuove tecnologie, dei computer e di internet.

I libri rilasciati sono spesso stati comprati appositamente perché i bookcrosser non vogliono separarsi da libri che sono stati importanti per loro. Dal momento che questo potrebbe diventare un hobby piuttosto costoso ci sono persone che rilasciano libri in edizione economica.

 

Lessico specifico:

Liberare/rilasciare un libro: abbandonare un libro o cederlo, rigorosamente dopo averlo registrato sul sito e avervi apposto le necessarie etichette.

Bookcrosser: chi pratica il BC e dispone di un nickname ottenuto in seguito all’iscrizione. In italia-no viene tradotto in “bookcorsaro”.   

Meetup: incontri faccia a faccia fra bookcrosser, organizzati attraverso internet e che si svolgono dopo ripetuti scambi di e-mail fra i bookcrosser della zona prescelta. In questi incontri è possibile scambiarsi libri, pareri e quant’altro.

Into the wild: la traduzione risulta imprecisa perché non esiste l’esatto corrispondente italiano: significa “allo stato brado”, “nel mondo selvaggio”, e si concretizza nell’abbandonare libri dovunque: dalle sale d’attesa agli autobus, dalle cabine telefoniche alle panchine dei parchi, ecc…

Community: la comunità virtuale dei bookcrosser, accomunata dalla passione per i libri e dal desiderio di scambiarsi gusti, pareri, opinioni ed esperienze significative.

 

Il rilascio o “release”:

Tipologia dei libri che vengono rilasciati:

a)      libri significativi per chi li “libera”, nella speranza che lo possano essere anche per qualcun altro; libri per lettori con una certa esperienza;

b)      libri rivolti ad un pubblico più vasto, che non richiedono strumenti di comprensione particolari e offrono svago in modo più facile ed immediato.

 

Dove e come possono venire rilasciati:

a)      secondo i “puristi”: sempre e soltanto “into the wild”, nel rispetto dello spirito originale del BC (come un messaggio in una bottiglia). Questo è da loro considerato l’unico metodo valido per raggiungere chi quel libro non l’avrebbe mai letto;

b)       nelle Official Crossing Zone (O.C.Z.): sono locali (bar, pub, birrerie ecc.) che mettono a disposizione uno spazio dove i bookcrosser (e i curiosi di passaggio) possono depositare e prelevare i loro libri. Solitamente la Crossing Zone è evidenziata da un poster o locandina del BookCrossing. Essendo una Crossing Zone è frequentata da bookcorsari e quindi è un’ottima zona di rilascio con alte probabilità che il libro venga preso da un altro BC e prosegua il suo cammino. Sono definite zone “ufficiali” perché per diventarlo è necessario che il locale si iscriva al sito e ottenga un apposito screenname.

c)      nei meetup: durante gli incontri di solito vengono portati libri già registrati che vengono scambiati fra i partecipanti;

d)      attraverso la posta: si spedisce il libro munito di codice ad un conoscente, (magari all’estero) che poi provvederà a spedirlo ad un altro bookcrosser o amico, e così via;

e)      in vari altri modi, ma meno comuni (vendendoli sulle bancarelle dei libri usati, ecc…).

 

La tipologia “a” rientra in quello che potrebbe essere definito un “circuito libero”, mentre le altre tipologie (a parte la “e”) rientrano nel “circuito controllato”, che si svolge tra chi bookcrosser lo è già.

 

Presupposti per il BC:

- condizione “sociale”: la condizione essenziale per il BC è l’evoluzione della società in cui ci si trova: una società in cui il governo sia autoritario e la libertà di espressione e di stampa siano limitate e regolamentate potrebbe vedere affermarsi questo tipo di iniziativa solo con grandi difficoltà, oppure non permetterla in senso assoluto.

- condizione “materiale”: è la disponibilità di mezzi: se è frequente possedere libri e disporre di una connessione a internet negli Stati Uniti e in Europa, non è né automatico né scontato nei paesi in via di sviluppo (senza voler citare i casi estremi dei paesi del terzo mondo). Il BC è quindi un fenomeno destinato a rimanere circoscritto ai paesi sviluppati e, al massimo, ad estendersi alle élite colte dei paesi in via di sviluppo.

- condizione “socio-culturale”: chi pratica il BC possiede generalmente un livello di istruzione medio-alto. Anche se questo non è un requisito indispensabile è comunque una costante riscontrabile nella maggior parte degli iscritti. A questo si associa l’interesse per i libri e la lettura e per l’attualità e le novità.

 

 

Descrizione:

 

Aspetti oggetto di analisi:

-         caratteristiche del medium: analogie e differenze con i mezzi di comunicazione di massa

-         spiegazione del fenomeno del BC attraverso l’applicazione della teoria degli usi e gratificazioni

-         confronto tradizione/modernità:

TESI: internet e libri: “nuova, fruttuosa alleanza con il caro, vecchio, libro-feticcio di carta, rilegatura e colla. L'antico e il moderno si mescolano in modo imprevedibile”

 

 

 

Metodo di analisi:

Per il reperimento dati ho utilizzato diverse metodologie:

-         attraverso internet: ho visitato il sito ufficiale e i siti sostenitori del BC per approfondire le mie conoscenze dell’argomento;

-         attraverso la ricerca sul campo: mi sono recata nell’unica OCZ di Bologna, (in Via Irnerio all’interno del Bar Exodus) e attraverso il barista mi sono messa in contatto con l’organizzatrice della Zone, a cui ho rivolto un’intervista telefonica;

-         attraverso il forum: ho lasciato il mio messaggio nel forum italiano specificando le domande a cui gli intervistati avrebbero dovuto rispondere;

-         attraverso le e-mail: alcuni dei bookcrosser che hanno visto le mie domande mi hanno scritto e-mail per rispondere in modo più approfondito.

 

 

 

Contesto di analisi:

Ho scelto di delimitare l’ambito di ricerca al contesto italiano in quanto il BC in Italia, sebbene in rapida diffusione, non ha ancora conosciuto la fase di espansione improvvisa che l’ha invece portato negli USA a contare migliaia di  iscritti. E’ stato quindi possibile indagare in modo più diretto e personale le motivazioni e le aspettative dei primi bookcorsari italiani, che risultano a mio avviso più autentiche perché meno legate al fattore “moda”.

Con questo intendo dire che in un contesto di “boom” del fenomeno BC, come si sta assistendo ad esempio negli Stati Uniti, ritengo probabile che una percentuale non trascurabile delle iscrizioni sia stata fatta sull’ondata dell’interesse momentaneo e della curiosità per questa nuova moda, ma senza una motivazione solida e un impegno a lungo termine.

In Italia invece le iscrizioni avvengono ancora in seguito al “tam tam”, al “sentito dire”, o in seguito ai rari articoli o trasmissioni sul tema, e quindi è più probabile che siano conseguenti a un reale interesse a partecipare in modo serio e continuativo. Nonostante questo, l’Italia risulta essere ad oggi la terza comunità più numerosa dopo gli Stati Uniti e il Canada.

Per avere un’idea del ritmo di espansione del BC è utile il confronto di questi dati:

- 25 ottobre 2002: 55.845 membri nel mondo e 138.497 libri rilasciati;

- 4 gennaio 2003:  75.132 membri e 204.507 libri rilasciati nel mondo.

 

 

 

 

Commento:

aspetto n.1

Studiando le caratteristiche dei mezzi di comunicazione di massa (es. televisione) e dei mezzi tecnici di trasmissione delle informazioni (es. lettera e telefono) sono giunta alla conclusione che il BC sia un mezzo di comunicazione “ibrido”: infatti combina aspetti caratteristici di entrambi i tipi di mezzi di comunicazione e dà luogo a vari tipi di interazione.

 

Il BC e i mezzi di comunicazione di massa: analogie e differenze

Come nelle comunicazioni di massa il contesto di produzione è distinto da quello di ricezione, ma la realtà del BC si presenta più complessa e sfaccettata: oltre al contesto di produzione e ricezione originaria del bene simbolico (il libro) è da considerare il contesto di diffusione successiva del bene, cioè il contesto spaziale scelto da chi lo mette in circolazione, e che coincide con il contesto di ricezione di chi lo trova. Il contesto spaziale quindi in questo caso è lo stesso, mentre differisce la dimensione temporale dell’azione.

La comprensione del fenomeno del BC e della sua esecuzione materiale non richiede particolari capacità e competenze, ma risulta facilitata per categorie particolari di “pubblico”. In particolare è possibile notare che alcune tipologie di soggetti trovano difficoltà ad avvicinarsi a questo tipo di scambio: chi è diffidente per carattere, chi ha interiorizzato una sorta di “ostilità” verso i libri, ecc.

Per questo motivo chi sceglie di rilasciare un libro, e agisce in un certo senso da “produttore” a sua volta, solitamente considera le probabili caratteristiche del “pubblico” che recepirà il suo messaggio, calibrando le scelte in base al livello socio-culturale di questo: un saggio impegnativo sarà più facilmente rilasciato ad altri bookcorsari piuttosto che “into the wild”, a portata di chiunque. In questo senso il BC si avvicina alla realtà della quasi-interazione mediata originata dai mezzi di comunicazione di massa, in cui il produttore non ha immediato feed-back da parte del pubblico e il processo comunicativo è di tipo asimmetrico.

Una differenza che è invece possibile riscontrare fra BC e mezzi di comunicazione di massa riguarda l’attribuzione di valore ai contenuti simbolici: nelle comunicazioni mediali questo può avvenire come valorizzazione simbolica e come valorizzazione economica. Nel BC invece questo secondo tipo di valorizzazione è assente perché la diffusione del bene simbolico è svincolata da un valore di mercato in denaro e dalla mercificazione che ne deriva.

Anche la modalità di diffusione dei contenuti simbolici è diversa: nella comunicazione di massa c’è un’alta riproducibilità del messaggio, che da un unico produttore è fatto circolare in molte copie. Nel BC invece il “produttore” (che in realtà è solo un “diffusore”) può far circolare più contenuti simbolici, ma sono tutti diversi l’uno dall’altro.

 

Il BC e i mezzi tecnici di trasmissione delle informazioni: analogie e differenze

L’interazione a cui il BC dà origine è prevalentemente di tipo mediato.

Questo è riscontrabile sia se si considera l’interazione virtuale che quella reale, che però nel BC presentano alcune caratteristiche originali:

-         interazione mediata virtuale (attraverso il mezzo tecnico del computer e della rete): il contesto spaziale è separato mentre il contesto temporale può essere separato (nel caso di forum, e-mail e mailing list) o condiviso (nel caso della chat);

-         interazione mediata reale: quella che si instaura fra chi abbandona il libro e chi ne viene in possesso. Non è in contesto di compresenza ma avviene attraverso il libro stesso.

 

E’ proprio questa forma di interazione a rappresentare la peculiarità del BC. Potrebbe essere definita interazione indotta perché è la conseguenza di una stimolazione visiva da parte del “produttore”, che può essere recepita o meno da parte del destinatario. Il libro non è utilizzato solo nel suo ruolo tradizionale di oggetto con contenuto simbolico, ma anche come strumento per instaurare un rapporto interpersonale e stimolare un coinvolgimento personale nella persona del ricevente. Questo, come “pubblico” si potrà quindi comportare in modo attivo o passivo, reagendo allo stimolo oppure ignorandolo.

Il tipo di intimità che si viene a creare nel BC è del tipo “a distanza”, che si sviluppa in seguito a un’interazione mediata (ad esempio attraverso lettera) perché veicolato da un mezzo fisico che crea un tramite tra soggetti distanti.

 

Il BC e l’interazione faccia a faccia: i meet-up

Il BC produce infine un ultimo tipo d’interazione, quella faccia a faccia, che si svolge in contesto di compresenza e produce legami più intimi e personali fra i partecipanti allo scambio comunicativo.

Quest’interazione è definita dai partecipanti meet-up e si concretizza in locali pubblici di ritrovo, come bar, caffè, pub, in seguito a contatti virtuali fra i bookcrosser di una certa zona.

Anche se non fondamentale nel contesto del BC, è una realtà in fase di espansione e affermazione in seguito all’aumento esponenziale delle  iscrizioni al BC. Negli incontri si effettuano scambi di libri e si parla soprattutto, ma non solo, di libri.

 

Sintesi del confronto fra BC, mezzi di trasmissione e mezzi di comunicazione di massa:

(ponendo il BC in senso originale, “into the wild”, fra estranei e intendendo per “mezzi di trasmissione” i mezzi che danno luogo all’interazione mediata)

 

 

MEZZI     DI TRASMISSIONE

MEZZI DI COM. DI MASSA

 

BOOKCROSSING

Comunicazione

dialogica

unilaterale

dialogica

Destinatario

particolare

indeterminato

indeterminato

Caratteristiche tecniche

c’è un supporto fisico

c’è un supporto fisico

c’è un supporto fisico

Interazione conseguente

interazione mediata

quasi-interazione mediata

interazione mediata,

interazione faccia-a-faccia

Feedback

presente

quasi inesistente

raro ma possibile

Struttura

spazio-temporale

contesti separati

contesti separati

contesti separati o compresenza

Processo comunicativo

simmetrico

asimmetrico

simmetrico e asimmetrico

 

 

aspetto n.2

Teoria degli usi e gratificazioni:

Questo approccio presuppone un audience attiva in contrapposizione alla concezione, ormai superata, dell’audience inerte/passiva (per es. nella teoria del proiettile magico).

Con la consapevolezza del pubblico come soggetto che seleziona i messaggi e i contenuti, si è giunti ad elaborare la teoria degli usi e gratificazioni. Attraverso questo paradigma teorico è possibile esaminare il modo in cui l’uso dei media sia determinato dal tipo di bisogni che soddisfa e dalle gratificazioni che fornisce attraverso i propri contenuti.

Il presupposto di partenza è quello della teoria dell’influenza selettiva, secondo cui l’uso dei media e gli effetti di questi sulle audiences è variabile e dipende da diversi fattori: prime fra tutte le caratteristiche individuali del soggetto ricevente e il background socio-culturale da cui questo proviene e in cui è inserito.

 

 

 

 

La teoria degli usi e gratificazioni conduce quindi a ricerche volte ad estrapolare due fattori fondamentali per lo studio dell’uso dei mezzi di comunicazione di massa:

1-     i motivi che conducono all’uso di un determinato medium: i bisogni che si desidera soddisfare scegliendo una categoria specifica di contenuti mediali;

2-     le soddisfazioni o le gratificazioni che i soggetti dichiarano di ricevere dall’esposizione ai media.

 

Applicazione della teoria degli usi e gratificazioni al BC:

Ho svolto una ricerca di tipo qualitativo per determinare le motivazioni di chi pratica il BC, e le conseguenti eventuali gratificazioni ottenute: attraverso gli strumenti resi disponibili da internet (forum, chat, e-mail) ho potuto intervistare alcuni bookcorsari, che si sono rivelati molto disponibili e solleciti nel rispondere alle mie domande.

Le domande che ho posto sono state queste:

-         che lavoro fate, oppure cosa studiate

-         cosa vi piace di più del bookcrossing

-         perché avete deciso di iscrivervi e di partecipare

Con la prima domanda intendevo rendermi conto delle caratteristiche individuali dei membri, e con le altre due approfondire la questione inerente le aspettative e le motivazioni dei bookcorsari.

Gli intervistati si sono rivelati essere:

-         un’infermiera

-         una giornalista free-lance

-         un impiegato di banca addetto ai servizi informatici

-         una programmatrice informatica

 

Da notare che l’impiegato di banca, (Marco Rinaldi), oltre ad essere un esperto in materia di BC per passione personale, è il curatore di uno dei primi siti italiani di supporto al sito ufficiale americano, risulta uno degli iscritti di più lunga data (dal giugno 2002), ha partecipato ad almeno un meetup ed è uno dei più attivi bookcorsari italiani.

 

Risultati della ricerca per quanto riguarda la teoria degli usi e gratificazioni:

(nota: dopo ogni tipologia ho riportato delle citazioni estrapolate dalle interviste che ho svolto)

 

I motivi per partecipare al BC (partecipazione intesa come impegno “attivo”: iscrizione al sito, rilascio di libri, ricerca di libri rilasciati) e i bisogni che si vogliono soddisfare sono riconducibili a queste categorie generali (la cui gerarchia e composizione è complessa e varia da persona a persona):

-         di tipo “ideologico”:

∙ trasgressione:  è un mezzo per la circolazione, diffusione e condivisione dei libri e quindi della conoscenza nella più assoluta libertà e al di fuori di ogni controllo e regolamentazione

“… mi piace il suo sapore di libertà e il suo andare un po’ contro le regole..” 

 

∙ diffusione: con questo mezzo si possono raggiungere persone che non si avvicine-rebbero altrimenti al mondo dei libri. Questo porta i bookcrosser a pensare di fare qualcosa di utile per la comunità e per il mondo.

            “…è un gesto che libera nel mondo pensiero, conoscenza e sapere…”

            “…pensiamo che il mondo sarebbe migliore se tutti leggessero di più…”

 

-         di tipo “sociale”: desiderio di fare nuove conoscenze che possano eventualmente condurre a stringere legami di amicizia con persone, con un doppio vantaggio: nel BC il numero di conoscenze che è possibile fare è potenzialmente infinito, e inoltre queste sono prevalentemente di “qualità” (si ha contatti con persone con cui si sa già in partenza di condividere alcuni valori, una passione o almeno un hobby).

“…mi piace la possibilità di fare nuove conoscenze e magari amicizie…”

“…i libri, per così dire, sono un’occasione, un pretesto, per incontrare altri amici…”

 

-         di tipo “altruistico”: condividere un’esperienza piacevole e l’arricchimento personale che una lettura può aver dato con un’altra persona, quasi sempre sconosciuta e che è molto probabile non si conoscerà mai. Oppure condividere, anche in negativo, l’esperienza di un libro che non è piaciuto. Si tratta comunque di voler donare qualcosa per la crescita interiore di un altro essere umano.

 

-         di tipo “hobbistico”: il BC è sia un hobby che un gioco perché è possibile, attraverso il sito ufficiale, sia cercare di seguire il percorso del libro che si ha liberato, sia venire a sapere in anticipo dei libri che stanno per essere rilasciati nella propria zona, e quindi andarli a cercare (go hunting) come per una vera e propria caccia al tesoro.

 

 

 

Le gratificazioni ottenute rispecchiano le stesse tipologie dei bisogni, poiché consistono nel piacere ottenuto dalla loro soddisfazione. Sono riscontrabili i seguenti tipi di gratificazione:

-         ideologica”: piacere di operare per migliorare la società.

-         sociale”: sentirsi parte di un gruppo solido che condivide valori, gusti, hobby. E’ un sentimento di appartenenza molto forte anche se la comunità è virtuale e vi sono solo raramente contatti faccia a faccia fra i membri. Questo sentimento è sintetizzato bene dal termine utilizzato da uno dei bookcorsari: “tribù”.

“…è una comunità, una tribù di persone con un interesse e una passione in comune (la lettura) però non è un gruppo chiuso, rigido, le persone, le opinioni, i pareri, i gusti, gli interessi sono tanti e vari quanti sono i soggetti e gli argomenti dei libri, cioè illimitati.”

“…si entra in contatto con altri con cui si condividono letture, esperienze, gioie e dolori (e  scusa se è poco)… ci si sente fra uguali…”

“…è una rete di lettori, (prima e più che di libri)…”

“…è una comunità che da virtuale diventa reale…”

“…il bello è questa possibilità di vedere, entrare in contatto, conoscere, incontrare (sia virtualmente che realmente) tante persone diverse ed interessanti.”

-         altruistica”: è “il piacere di condividere il piacere della lettura”. La gratificazione deriva dalla consapevolezza di aver fatto crescere e maturare un’altra persona, anche se sconosciuta.

-         svago”: il BC è un modo piacevole di passare il tempo e come la caccia al tesoro ha il fascino del mistero e della ricerca

 

aspetto n.3

 

Tradizione VS modernità:

Il BC combina elementi riconducibili al passato ed elementi del tutto innovativi e tipici della modernità. Come nel “passato” per la stampa, il supporto fondamentale è quello cartaceo del libro e come nella tradizione c’è il forte aspetto personale della condivisione delle emozioni della lettura (attraverso le critiche dei libri, i consigli, e i riscontri da parte di chi ha trovato il libro, disponibili su internet). Come poteva succedere poi nei circoli culturali degli intellettuali del secolo scorso, il BC porta a incontri di scambio e di confronto culturale nell’ambito dei meet-up.

Appartiene ugualmente a ideali antichi il desiderio della cultura libera da legami, patrimonio di tutti, gratis, senza frontiere né barriere spaziali, che deve essere fatta circolare per liberarla da ogni tipo di monopolio, censura o regolamentazione. E’ però nell’incontro/scontro con la modernità che questi ideali hanno potuto vedere affermazione rapida e compiuta: senza lo strumento fornito da internet il BC non sarebbe, molto probabilmente, mai nato. Come ci ricorda infatti uno dei primi webmaster italiani, Marco Rinaldi, “L'essenza, l'indispensabilita' del sito BookCrossing.com sta proprio nel fatto che gestisce i BCID senza i quali non ci sarebbe BookCrossing.”

Assistiamo quindi a un’interazione produttiva fra mezzi di comunicazione “antichi”, i libri, e moderni, la rete, in contrasto con gli approcci che descrivono queste due realtà come inconciliabili e reciprocamente dannose.

 

 

 

Conclusioni:

- Alla base del BC sono riscontrabili le caratteristiche comuni dei bookcorsari: l’amore profondo, non superficiale, per la lettura e per i libri (da una delle interviste emerge questa affermazione: rispetto ai dati del sondaggio svolto un po’ di tempo fa sulle letture degli italiani, i bookcrosser rientrano di certo nella categoria dei lettori sopra la media normale definita dal sondaggio).

- L’importanza del libro è più come base per sviluppare un rapporto umano, che non fine a se stesso e alla sua diffusione: la tracciatura del percorso del libro è importante ma non fondamentale.

BC come riposta a un bisogno di socializzare e riscoprire il piacere della condivisione della lettura.

- Il BC è una nuova forma di interazione mediata con caratteristiche originali (interazione indotta) e che dà origine a diversi modelli di interazione.

- L’interazione tra libri e internet ha dato origine a un nuovo modello di circolazione di contenuti simbolici, con reciproci vantaggi per entrambi i mezzi di comunicazione.

 

 

 

 

Riferimenti bibliografici:

 

Per quel che riguarda la stampa non è stato possibile trovare nessuna pubblicazione sull’argomento (ricerca attraverso internet e nella biblioteca del Dipartimento di Scienze della Comunicazione).

Sono a conoscenza dell’uscita di articoli su “La Repubblica” nelle pagine regionali di Firenze e sul “Venerdì di Repubblica” dell’inizio di dicembre, che però non sono riuscita a rintracciare. La mia ricerca si è quindi basata esclusivamente sui supporti virtuali forniti dalla rete.

 

I siti consultabili a questo riguardo sono:

-         il sito ufficiale: www.bookcrossing.com

-         l’ingresso italiano al BC: http://vs47.areaserver.it:8080/bookcrossing/ 

-         il sito BC italiano: http://www.bookcrossingitalia.cjb.net/

-         http://www.debris.it/ : laboratorio culturale che mette a disposizione informazioni e un dossier sul BC (http://vs47.areaserver.it:8080/dossier/bc/)

-         il sito curato da Marco Rinaldi, completo di  link, download di etichette e di un’utilissima guida italiana al BC: http://www.rinaldiweb.it/